Pratiche meditative

PRATICHE MEDITATIVE


Stiamo tutti attraversando un periodo difficile, con incertezze, paure e dubbi che rischiano di incrinare la nostra fiducia e serenità. In particolare le persone delle zone rosse sono sottoposte a grave stress a causa della quarantena e della emergenza sanitaria vissuta da vicino. Siamo tutti interconnessi e interdipendenti e la sofferenza di uno di noi non può che riflettersi su tutti.

Crediamo che si possa reagire alla paura e al pericolo in modi diversi: con la fuga e l'isolamento oppure con il coraggio della compassione e della solidarietà. I sentimenti positivi quali l'amore, la compassione e la gratitudine accrescono il senso di coesione sociale e le difese immunitarie.

Per questo, vogliamo creare qui uno spazio in cui offrire delle pratiche meditative che tutti possono utilizzare per ritrovare serenità, benessere, connessione con se stessi e con gli altri.

Che questa emergenza diventi un momento di consapevolezza e cambiamento! Che porti pace, compassione e maggiore rispetto per noi stessi, gli altri e tutta la natura di cui facciamo parte.

PRESENTAZIONE

"Piccole Pratiche per le Zone Rosse​ e dintorni" a cura della Dott.ssa Maria A. Bàlzola, è uno spazio dedicato a delle piccole pratiche meditative che tutti possono utilizzare per ritrovare serenità, benessere, connessione con se stessi e con gli altri.

La Dott.ssa Maria A. Bàlzola, medico psichiatra, fa parte del direttivo dell'Associazione Tonglen e conduce seminari sulla compassione e la consapevolezza.

RIPORTIAMO LA MENTE A CASA

Questa piccola pratica di Mindfulness (meditazione laica) serve per ritrovare la connessione con noi stessi, ristabilire la quiete e la centratura, non farci distrarre dalle cose da fare, dallo stress e imparare a riportare la mente a casa in ogni situazione con tre respiri consapevoli, per poter aiutare noi stessi e gli altri nella vita quotidiana. È stata dimostrata un'influenza positiva della Mindfulness (MBSR) sul sistema immunitario.

RICONNETTIAMOCI

Questa seconda pratica introduce il grande tema della connessione con se stessi, con la madre terra e con gli altri esseri viventi. Sentirsi parte di un tutto più grande di noi è alla base della salute psichica e fisica in quanto il bisogno di connessione è di fondamentale importanza per la sopravvivenza umana. Nella società occidentale, ricca e tecnologica, si tende a dare per scontato questo tema o a non dargli il dovuto peso. Quando difficili condizioni sanitarie ed economiche sollecitano l'istinto di sopravvivenza, il tema della connessione e interdipendenza diventano prioritarie. Possiamo goderci il senso di benessere e gratitudine che si sviluppa in noi con questa semplice pratica.

CREIAMO IL NOSTRO POSTO SICURO

Da molti psicologi, come per esempio Paul Gilbert​ dell'Università di Derby (UK), viene sottolineata l'importanza del senso di connessione e sicurezza attraverso l'immaginazione di un posto sicuro che possiamo vedere e sentire con tutti i nostri sensi, per nutrire l'istintivo bisogno di protezione e appartenenza. Non è importante vedere tutti i particolari ma avere l'intenzione di creare questo luogo nella nostra mente e ripetere la pratica più volte per imparare la strada che ci può riportare lì ogni volta che ne sentiamo il bisogno. Possiamo percepire che il posto stesso è felice del nostro essere lì. Da questo posto possiamo far sorgere l'amorevolezza, la compassione e la gratitudine che ci sostengono nei momenti difficili creando benessere.

RESPIRO AZZURRO

Per bambini/e dai sei anni in su, liberamente tratto da "Bambini senza stress" di Klaus Vopel, Elledici ed. 2000.

In situazioni di forte stress ambientale, i bambini si possono sentire sovraccaricati e reagire con iperattività, noia, nervosismo o pianto senza causa apparente. Con questa piccola pratica, semplice e dolce, vogliamo aiutare i bambini a rilassarsi e riprendere le forze, la sicurezza in sé. Le prime volte è utile che i genitori o i nonni guidino il bambino/a a comprendere e seguire le indicazioni. Le norme igieniche, come lavarsi bene le mani, possono diventare un gioco di presenza mentale e consapevolezza sia per i grandi che per i piccini.

IO SONO UN ALBERO

Per bambini/e dai sette anni in su, liberamente tratto da "Bambini senza stress" di Klaus Vopel, Elledici ed. 2000. 

Questa pratica può essere seguita dal libero disegno del bambino/a con i colori che vuole. È molto importante che il disegno sia totalmente libero e non seguito da commenti di genitori e fratelli. È un'esperienza di contatto con se stessi, profonda e rilassante, non una prova scolastica. Non esiste l'errore. Anche gli adulti possono fare la pratica e il disegno, sempre senza giudizi o valutazioni.

LE PRATICHE DI COMPASSIONE

In questo periodo difficile che ci sfida a tutti i livelli, sanitario, economico, sociale, relazionale e spirituale, è importante focalizzare la nostra intenzione nella giusta direzione. Se decidiamo di mettere in pratica le indicazioni e le direttive ministeriali, non le subiamo ma le attuiamo con consapevolezza e con la chiara intenzione di proteggere noi stessi e gli altri. Il renderci utili in modo genuino e deliberato, non solo quindi per assecondare decisioni altrui, ci fa cambiare prospettiva stimolando in noi la compassione​ e quindi il benessere​. Molti sono gli studi che confermano che la compassione aumenti la resilienza e riduca il burn-out degli operatori sanitari e non solo. Tutto ciò non è possibile, però, se non scegliamo con chiarezza di coltivare la compassione. Metteremo quindi a disposizione delle pratiche che puntano proprio a stimolare la compassione verso noi stessi e verso gli altri, partendo dalla pratica dell’intenzione.

LA PRATICA DELL'INTENZIONE

Da una breve pratica di attenzione​ e focalizzazione​ sul corpo​ e sul respiro​, passiamo a coltivare la nostra intenzione​, sollecitandola anche con semplici frasi da recitare mentalmente. Questa pratica è molto utile all'inizio della giornata, ma è importante anche darle spazio durante la giornata, quando ci sentiamo persi nel caos​ del lavoro, in casa coi bambini agitati perché non possono uscire come vorrebbero, in ospedale, in fabbrica, in ufficio. Ricerchiamo più volte la nostra chiara intenzione nutrita dalla nostra compassione​, perché questo ci dona gioia​, forza​ e determinazione​.

LA PRATICA DELL'AMOREVOLEZZA

Tania Singer e altri neuroscienziati hanno dimostrato che la compassione, vissuta con saggezza, porta beneficio a chi la riceve e a chi la dà, aumentandone la resilienza. Nel nostro canale YouTube trovate due video sul "Mind and Life", con Tania Singer e il Dalai Lama (Empatia e compassione - 1 e Empatia e compassione - 2), tradotti in italiano da noi. Iniziamo con l'antica pratica dell'amorevolezza, chiamata Metta in lungua pali, che è stata utilizzata anche nelle sperimentazioni sulla compassione. Ci si focalizza prima su se stessi per poter ristabilire il nostro benessere, per poi poterci dedicare agli altri. Il nostro stesso benessere diventa la base e la forza per aiutare gli altri.

LA COMPASSIONE VERSO SE STESSI

Per poter stare in una situazione difficile ed essere anche di aiuto agli altri, è di grande importanza riuscire a entrare in empatia con se stessi, riconoscere la propria sofferenza e accoglierla a cuore aperto, con consapevolezza e compassione. Questo è il primo passo. Il secondo è il poter sentire la connessione con tutti coloro che, vicini e lontani, sentono le stesse sofferenze. Non siamo soli, usciamo dall'isolamento psichico. E poi diamo conforto a noi stessi, con un gesto come mettere la mano sul cuore dicendoci semplici parole che ci confortano. Ecco la pratica della compassione verso se stessi proposta da Kristine Neff e Chris Germer, studiosi della Self Compassion. Quando si è preso confidenza con questa pratica, poi la si può applicare molto rapidamente in situazioni di emergenza. Per medici e infermieri può diventare uno strumento efficace e rapido per ridurre lo stress e trovare immediato sollievo.

MINDFULNESS A CUORE APERTO

Con questa pratica apriamo il cuore col nostro respiro al nostro vissuto in questo momento, accogliendo ogni sentimento senza giudizi. Questa apertura ci può aiutare a calmare le ansie e i dubbi. È come una domanda aperta che non necessita di risposta ma ci apre alle infinite risorse del nostro essere, alla compassione del cuore verso noi stessi e verso il mondo. Questa pratica è tratta liberamente da una meditazione di Kelly McGonigal.

AMOREVOLE GENTILEZZA PER BIMBI

Questa pratica è rivolta ai bambini dai 7 ai 10 anni. Inizia con la ricerca del posto sicuro che dà spazio all'amorevolezza e al senso di sicurezza dal quale il bambino può aprirsi al mondo offrendo l'amore attraverso le frasi "che tu possa essere felice, che tu possa stare bene, che tu possa sentirti al sicuro". I genitori possono condividere coi piccoli questo momento meditativo e alla fine scambiare con loro le impressioni e le visioni. Alla fine è bello disegnare liberamente il proprio posto sicuro e qualunque altra visione che sia emersa. È importante che l'adulto non faccia commenti e non critichi mai quanto emerge nelle verbalizzazioni del bambino e nei suoi disegni, ma semplicemente le accolga a cuore aperto.

MOTIVAZIONE E SHAMATA

La prima delle pratiche della Compassione utile per affrontare momenti difficili come quello che stiamo vivendo.

Conduce la pratica Daniela Muggia.

PRATICA DELL'AMOREVOLEZZA

La seconda delle pratiche della Compassione utile per affrontare momenti difficili come quello che stiamo vivendo.

Conduce la pratica Daniela Muggia.

PRATICA DEL TONGLEN

La terza delle pratiche della Compassione utile per affrontare momenti difficili come quello che stiamo vivendo.

Conduce la pratica Daniela Muggia.

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